COME SUPERARE LA FINE DI UNA RELAZIONE

Mi trovate anche su YOUTUBE alla voce: la Cabala pratica dottrina dei mondi invisibili. Affrontare questo argomento è complesso perchè le situazioni affettive sono varie; ma qui mi rivolgo solo alle relazioni amorose. Voglio in breve parlare di quei casi dove si subisce un abbandono o si decide di lasciare per disperazione o altri motivi, una persona con cui abbiamo avuto una relazione affettiva. In entrambi i casi si tratta di abbandono e quindi di una ferita al nostro Io. Da ricordare che l‘alleato più grande è il famoso tempo. ossia lo scorrere di ore, giorni e mesi o nei casi più severi qualche anno, affinchè questa ferita possa guarire. A mio parere è possibile dimenticare ogni storia d’amore. Nel senso che con il tempo tutto si può dimenticare o perlomeno non soffrire più.

Questo è il nostro vero successo ossia non vedere quella relazione più come prima.

Da giovanissimi è più semplice per varie motivazioni; questo  perchè si riesce a passare  ad altro se lo vogliamo ed in poco tempo. Ma anche qui non è detto; perchè anche nei giovani entrano in gioco altri fattori come il proprio vissuto infantile, il proprio carattere personale, le capacità di autodifesa e reazione a un trauma affettivo e quindi le nostre risorse interiori.

Il nostro carattere può essere la nostra fortuna o sfortuna.

Purtroppo le variabili che costituiscono il carattere sono molte, quindi mai giudicare lo stato di sofferenza soprattutto  dopo il termine di una storia affettiva di una persona. Intendo mai giudicare il sentimento di sofferenza. Si può essere molto giovani e soffrire per molto tempo, o essere grandi di età e soffrire anche per altre motivazioni che sono dovuti a fattori diversi dalla percezione dell’amore vissuto in quel momento.

Ogni persona è a sè.

A volte si soffre solo perchè siamo abituati a vincere sempre, a volte per precedenti esperienze di abbandono subite eccNon voglio soffermarmi sul tipo di affetto ossia se è un infatuazione, un amore duraturo, un matrimonio, una relazione virtuale che in alcuni casi può essere vissuta in maniera profonda a seconda delle dinamiche vissute nella relazione stessa.  Ognuno percepisce l’amore a modo suo e con la propria sensibilità e mi riferisco anche  alla sessualità che ne fa parte e che è spesso una conseguenza dell’attrazione perchè siamo umani e quindi abbiamo le nostre necessità. 

La condizione necessaria per un vero malessere motivato dall’abbandono è la reciprocità affettiva; ossia la relazione deve essere corrisposta e vissuta da entrambi; non importa che tipo di relazione, se clandestina, se alla luce del sole, ecc. Quando avviene lo stato di abbandono, come sappiamo, c’è un calo ormonale che generalmente si crea nel nostro cervello agli inizi di un rapporto, per es: la dopamina, che ci fa molto bene perchè ci fa sentire molto più felici di prima.  In una relazione appena terminata non sempre soffrono entrambi allo stesso modo, perchè nella relazione c’è in genere uno che ama più dell’altro; quindi è quest’ultimo che sarà maggiormente a rischio di sofferenza post abbandono.

Questo calo di ormoni spesso è improvviso perchè il più delle volte la relazione si interrompe velocemente e porta la persona ancora innamorata a percepire una forma di malinconia e nei casi peggiori a entrare in depressione.  Difatti con gli affetti delle persone non bisognerebbe essere superficiali e quindi dire paroloni d’amore senza riflettere o fare cose eccessive soprattutto se siamo soggetti incostanti o persone che usano a proprio piacimento gli altri. Esistono anche queste persone; ossia coloro a cui non importa degli altri e quindi usano gli altri per i narcisistici interessi personali  e per raggiungere il proprio scopo sono disposti a usare qualsiasi mezzo a disposizione per far cadere la preda scelta.

Consapevoli di quello che fanno o no, queste persone esistono e non si rivelano all’inizio perchè hanno un abilità straordinaria in molti casi. Per questo in caso di dubbio, consiglio un eventuale consulto di cartomanzia. Queste persone studiano bene la propria preda e conquistano con metodi adatti alla persona in questione da conquistare. Essi sono come dei camaleonti, modificano il proprio colore. Agli inizi la tecnica migliore che useranno è quella di stupire o essere romantici; quando in realtà non lo sono o di mentire su chi sono realmente nella vita e la loro attuale condizione affettiva o stato civile.  Per es. possono dire sono libero/a o sto per separarmi quando in realtà non è vero, ecc.

Il danno maggiore rimane sempre alla persona più coinvolta delle due

Per superare questi momenti ognuno ha le sue modalità. Dare consigli non è semplice, ogni caso ripeto è a sè. La prima cosa da fare è quella di non rimanere soli con i propri pensieri.

  1. Comunicare alle persone di nostra fiducia o a chi è addetto ai lavori che ci ispira fiducia; tutto quello che è successo e le varie dinamiche più o meno di come è stato il tipo di relazione. Questo serve a buttare fuori il proprio vissuto perchè tenerlo dentro sarebbe come tenere dentro un macigno che con il tempo può diventare sempre più grande e prendere il sopravvento sulla nostra felicità personale.

Evitare persone che dicono vabbè che te importa, dai passerà ecc. Nei primi giorni sono frasi del tutto relative. Piuttosto meglio fare silenzio. Ma in questi casi il silenzio aggrava la malinconia. Confidarsi con chi si vuole, meglio ovviamente a persone più empatiche e che quindi sanno cosa voglia dire provare lo stato di abbandono amoroso, o comunque a chi è esperto in queste questioni. Se ci sono cose che non abbiamo detto alla persona in questione e si sente la necessità meglio farlo, non tenersi dentro le cose, per paura di ciò che pensa l’altro. Quindi dopo aver compreso di non isolarsi, occorre valutare giorno per giorno come sta andando.

Noi essere umani siamo fatti anche di energia ed entrare in contatto con umani energeticamente in uno stato di positività è l’ideale. Lo si può fare in qualsiasi maniera anche telefonicamente. La nostra voce ha un grosso potere. 

3) Non soffermatevi sulle cose belle che quella persona vi dava ma piuttosto pensate alle cose negative che sicuramente subivate e che spesso mettono fine a una relazione. Ci sono relazioni per es. con alti e bassi, ossia ci si lascia e dopo ci si riprende, ma in genere si arriverà a un punto di decisione finale, ossia si sta insieme realmente, o ci lascia. La seconda è più probabile. Le persone che sceglierete a cui confidare  il vostro vissuto vi daranno a loro volta consigli. Seguite quelli che sono adatti  a voi; oppure potreste anche prendere in considerazione nuove alternative utili a uscire fuori dalla condizione di tristezza. Per le vere depressioni si agisce in modi diversi come sappiamo. Quando si rimane soli, occupare il proprio tempo in attività che ci piacciono,  per es: ottimo leggere, anche cose nuove.

4) Andare in libreria e seguire il nostro istinto perchè esso ci aiuterà a scegliere ciò che è adatto alla nostra personalità in quel momento. La rigidità è la nostra peggiore nemica mentre aprire la mente sarà il nostro vero successo per diventare altro e vedere da lontani quella sofferenza che dopotutto era spesso eccessiva in molti casi. Ma serve il tempo per arrivare a questo ed ognuno ci mette il suo tempoProprio per questo solo gli altri umani positivi ed empatici possono risollevarci nella fase iniziale.

5) Un’ altra cosa da fare è quella di uscire anche a fare passeggiate nella natura in maniera da ricaricarsi o se si desidera anche viaggiare, dove si vuole. Ogni volta che torna in mente la persona, ricordare i lati negativi che aveva e che nel tempo di certo non sarebbero migliorati, anzi spesso peggiorano. La nostra mente tende a farci ricordare le cose belle appena si è conclusa una storia, diciamo che non ci è molto amica, ma noi abbiamo il controllo su di essa e possiamo non pensare come lei vorrebbe pensare. La mente produce il pensiero, l’ideale sarebbe andare in una zona fuori dalla nostra mente, che è la parte dove arrivano le nuove intuizioni e quindi nuove energie più positive. Ricordarsi che se l’altra persona non si fa sentire, è perchè non ci teneva quanto ci tenevamo noi.

6) A volte schiacciare il chiodo è l’ideale; anche se i primi tempi è sempre un rischio perchè non si trova quasi mai una situazione nuova adatta a noi.

Schiacciare il chiodo con un nuovo chiodo non è un idea malsana ed esso  può funzionare ad arginare il problema, giusto per distrarsi. Quando meno c’è lo aspettiamo la persona in mente sparirà e con lei tutte le emozioni ad essa legate. Quando essa sparisce è lì che sarà il momento di vera rinascita e ci si libera così come se esso fosse stato solo un terribile peso. Quindi tutto quello che noi credevamo fosse amore; ci si acccorge in un attimo che era solo un abitudine, una bella dipendenza o uno sconvolgimento ormonale. Una necessità certo; ma di cui se è stata decretata la fine; si può solo imparare a fare a meno di quella persona. Per ogni consiglio sul relativo caso un consulto personale aiuta maggiormente.

5 risposte

  1. francesco ha detto:

    cara Elisabetta, avrei bisogno di aiuto per i problemi che mi causa l’ex partner che non riesce ad accettare la fine della nostra relazione avvenuta oramai da diversi anni: puoi aiutarmi ? grazie

  2. Valeria ha detto:

    Persona affidabile , concreta, preparata, dolce,decisa seria

  3. Valeria ha detto:

    Può risolvere tanti problemi,e tanti dolori,ti illumina ,ti apre la mente a360 gradi,ti fa vedere oltre ,ha molta capacità nell’ascoltare ,ti entra nel cuore , sincera ,leale , veramente una grande persona ❤️❤️❤️💯🌹👼👼👼👼👼

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Translate »