CHI SONO I PROFETI E CHI RICEVE LA KABALLAH?
La Kaballah che è un aspetto che fa parte dei miei studi e connessioni, è in pratica lo Yoga dell’occidente in esponenziale (significa che modifica realmente se ci si impegna),ma è anche altro e fa parte della mistica esoterica. Segreti dal cielo in pratica-
Percorsi storici profetici: Attraverso anche il sogno, la visione notturna sono una delle forme della rivelazione profetica. Dio parla anche attraverso i sogni ma essi vanno interpretati. Di notte si può accedere e vedere cose del mondo spirituale. Ma questa facoltà è prerogativa dei veggenti come definizione e termine tecnico. La veggenza fa parte anche dei Profeti storici con diversità a seconda dei periodi storici.
L’azione dell’uomo di Dio dipende in ogni istante dalla grazia dello spirito e dalla rivelazione della
volontà di Dio» (J. KAUFMANN, Toledoth ha-emunah, III, pag. 479 sgg.)
Abramo, Mosè, Debora sono profeti singoli delle età più remote; la tradizione
profetica propriamente detta comincia all’epoca di Samuele colla scuola, l’iniziazione,
l’organizzazione. Samuele rappresenta e raccoglie in sé i due stadi e le due specie di attività profetica:
quella di roé (veggente) e d’uomo di Dio cioè di indovino e di annunziatore di oracoli da un
lato, di agitatore e rinnovatore delle sorti politiche e dell’idea religiosa e morale dall’altro.
Durante il regno di Salomone (970-930) non comparisce alcun profeta: il giovane re
sembra godere di speciali rapporti colla divinità, sia sotto forma di sogni e profetiche
teofanie (I Re, III, 5-15; IX, 2-9), sia sotto forma di colloqui diretti. Passando alla Kaballah significa ricezione. Non è un eredità e quindi un qualcosa che arriva senza averlo creato in prima persona, ma bensì qualcosa di personale arrivato e meritato in base alla vita svolta e con una certa probabilità a una connessione karmica legata ai Profeti e quindi connessioni spirituali tra cui veggenza ecc. Questo significa che non bisogna necessariamente essere appartenenti a una famiglia specifica di un luogo preciso. Non è un azienda che si trapassa. Dipende dalla Neshamà (anima). La provenienza è dalla mistica Ebraica con Gesù o Cristo cosmico al centro dell’albero in Tiphareth.
A proposito di Gesù, che era ebreo e visse secondo la religione ebraica e la Torah, (il cattolicesimo come lo sentite in tv lo hanno un pò architettato i clerici e tutte le statue che diventa idolatria), era nella sua fisicità umana, un uomo con bel viso ed era alto circa 1.80. Non aggiungo altre cose qui sul sito e queste mie personali informazioni non sono cose provenienti dai Vangeli ma da mia Veggenza e mie connessioni. Aggiungo una cosa visto il tema delicato e tecnico: le Divinità non si esprimono con caos o parole a caso e nemmeno danno degli appuntamenti. E’ minimalista il loro rapporto sia in sogno sia in altre vie nel caso accadesse mai. I veri veggenti non sono mai eccessivi e li si riconosce quando si parla con loro, e non usano parole inappropriate o caotiche e nemmeno fremono per avere notorietà. Chiunque ami il potere di qualsiasi genere bisognerebbe stare attenti. Il karma famigliare centra poco con la kaballah, perchè la persona che la riceve ha fatto uno stile di vita adatto al suo essere e spesso diverso dal proprio ambiente, ma dopo è anche accaduto qualcosa di ritorno dall’alto che fa parte del sè superiore o sua anima celeste. La prima regola per questi mondi (di cui la vita pratica ne rappresenta il risultato sul piano fisico), è quella di non stare vicino a persone negative in questo campo. La maggior parte di chi arriva da complessità e malignità create, non è portato ad avanzare perchè avanzare significa vedere se stessi realmente come si è. I mondi invisibili esistono. Questi mondi sono nella persona prima di tutto ma non tutti li hanno simili perchè si discende tutti diversi e per dirla in due parole da pianeti diversi o stelle e persino zone maligne. Mettersi in contatto con loro serve predisposizione e tecnica. La tecnica è personale. Esistono scuole ma personalmente le trovo solo un effetto finale di un percorso personale a priori. L’unica fortuna che si può avere è avere un Maestro vero in grado di trasmettere. E’ possibile vederli anche nei sogni (i sogni collegano alla propria anima), o con meditazioni appropriate e avere la cosiddetta chiamata per poterli percepire. In genere chi parla di questi mondi e dona saggezza si chiamano Maestri e alcuni sono Profeti minori.
I PRIMI PROFETI: date e capitoli in cui è esposta la loro attività.
1)Devoràh XII Giudici, IV-V.
2) Samuele XI I Samuele, I-XVI, XXV, 1.
3) Gad X I Samuele,XXII, 5; II Sam.,XXIV, 11; II Cron.,XXIX, 25.
4) Nathàn X II Sam., VII, 2; XII, 1-15; I Re, I, 8-14; 22 sgg.
5) Ahijàh di Shilòh X I Re, XI, 29-40; XIV, 2 sgg.
6) Shemajàh X I Re, XII, 22-24; II Cron., XI, 2-4; XII, 5-8, 15.
7) Iddò X II Cron., XII, 15; XIII, 22.
8) Azarjàhu IX II Cron., XV, 1-7.
9) Chanàni IX II Cron., XVI, 7.
10) Jehù ben Chanàni IX I Re, XVI, 1-7.
11) Elia IX I Re, XVII-XIX; XXI, 17-29; II Re, I, 8-17; II, 18.
12) Eliseo IX I Re,XIX, 19-21; II Re,II, 1-25;III, 1 sgg.; IV, 1-44; V-IX.
13) Michajàhu ben Jmlàh IX I Re, XXII 8-29; II Cron., XVIII, 7-27.
14) Eliezer ben Dudavàhu IX II Cron., XX, 37.
15) Jachazièl IX II Cron., XX, 14.
16) Chulda VII II Re, XXII, 14.